Questo post è stato pubblicato sulla mia pagina Facebook “Licia Coppo – Pedagogia e Counselling”, il 28 gennaio 2023, e lo si trova anche sul mio profilo Instagram, in versione ridotta .
Siccome è diventato molto popolare, lo riporto anche qui. Cosi, chi non è su nessun Social, ora lo può comodamente leggere anche sul mio sito:
Eccoci qua al costante appuntamento, tutti belli ordinati ed in fila, col gioco del #recuperafiglio! Io sono iscritta a questo torneo, ma esiste ovviamente anche il #recuperafiglia, e poi c’è il livello per professionisti, ossia il #recuperafigli (non fate mai due figli troppo vicini).
Certe sere mi sono poi ritrovata iscritta, non si sa come, alla versione evoluta del gioco, ovvero il #recuperafiglioeamicidelfiglio.
Questa è roba forte, alle 3 di notte, ci vanno anni di training per essere poi efficienti a riportare tutti alle loro case nel minor tempo possibile! Sennò hai perso!
Stasera no, per fortuna ho solo il mio.
COME SI GIOCA?
– Abbigliamento: tuta da ginnastica rigorosamente infilata sopra il pigiama, strucco stropicciato e capelli arruffati (postumi delle ore a dormire storti stravaccati sul divano); per gli uomini barba incolta e occhiaie.
– Regole: non è un gioco di abilità, ma di fortuna. Se ti va bene tuo figlio esce puntuale, ma poi deve trovarti in mezzo alla lunga fila di auto a bordo strada. Cosa che un adolescente fa senza problemi dopo una serata di musica in discoteca, vero??. Il problema è che anche l’adolescente si ritrova in coda al guardaroba per uscire dalla discoteca, e quindi la somma dei due fattori rallenta il gioco. Come finire al gioco dell’oca sulla casella “Osteria”, dove paghi pegno e stai fermo un giro.
E così tu genitore guardi con invidia gli altri giubbotti neri che avvolgono degli adolescenti altri (ma il tuo ancora non si vede), che salgono su un’altra auto, e sbavi come un labrador di fronte a quelle auto che se ne vanno a casa. A dormire. Nel letto.
Che poi è il premio finale.
– Fattori di rischio: le pedine auto sono disposte a bordo strada di una statale, il gioco non prevede la presenza di regolatori del traffico (la polizia c’e sempre quando non deve, e quando servirebbe no), ignote auto che non si sa dove vadano alle 3 di notte ti superano a gran velocità, e a destra e a sinistra (a sinistra, azz!
) camminano i giocatori adolescenti che devono ri-accoppiarsi col giocatore madre o padre. I più veloci a trovarsi e a ritornare a casa nella casella letto, vincono. Insomma è anche un gioco di pazienza, molta pazienza.
– Giocatori: non vi è un numero massimo di giocatori, l’età dei recuperatori varia tra i 40 e i 60, quella dei recuperari tra i 16 e i 20. Perché oggi, non si sa come mai, alcuni la patente la pigliano tardi. Che mondo bizzarro.
– Padri o madri? I recuperatori possono essere di entrambi i sessi ma, incredibile dictu, le iscritte al gioco negli ultimi anni sono sempre di più le madri. Anche in questo, le donne primeggiano! Oléee!
Insomma, la morale della faccenda è che, dalla culla alla discoteca, questi figli richiedono tanto tempo, cure, attenzioni…e soprattutto ti fottono il sonno a vita!
A vitaaa
Ma dopo tutto il mio sproloquio, ma il mio dove cacchio è? Azz…non è che sto ferma un altro giro?